La legalizzazione di un documento: cos’è e a cosa serve
Spesso succede che l’autorità presso cui si deve produrre il documento da noi tradotto e asseverato ne richieda anche la legalizzazione.
Di seguito ne vediamo un esempio:
Essa consiste, in questo caso, nella legalizzazione della firma del funzionario che ha controfirmato il verbale di giuramento del traduttore. La legalizzazione viene effettuata presso la Procura della Repubblica, generalmente nel giro di tre giorni lavorativi e senza marche da bollo.
Nel caso in cui il paese di destinazione del documento sia nella lista degli Stati che hanno sottoscritto la Convenzione dell’Aja del 1961, verrà apposta la cosiddetta apostille (questo spiega perché la legalizzazione sia anche chiamata apostille):
Se invece il paese non è uno dei firmatari di questa Convenzione, la Procura procederà alla semplice legalizzazione della firma del funzionario che ha controfirmato il verbale di asseverazione. Tuttavia, perché il documento acquisti validità nel paese di destinazione esso dovrà essere legalizzato anche presso la sede consolare del paese in questione.